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POLITICHE DI SETTEMBRE – ALFIERI CI PENSA, ORA O MAI PIÙ

Franco Alfieri, nel Pd oppure in una delle liste che si andranno a formare per il “campo largo”, è l’unico uomo che territorialmente può farcela, con ancora maggiori chance rispetto alle Politiche passate avendo oggi un vastissimo territorio di riferimento.

L’Italia non potrà nei prossimi mesi tollerare la formazione di un nuovo governo che sia ambiguo su Putin, sulla situazione in Ucraina e sugli interessi dell’Europa e del Patto Atlantico. Un governo che sia non solo filo Nato, ma anche allineato alla collegiale volontà di contrastare chi minaccia i nostri confini, è essenziale in questa fase storica. Naturalmente, le uniche forze politiche che possono, a questo punto, garantire un simile scenario sono quelle che si congiungeranno attorno al Partito Democratico per costituire quel “campo largo” riformista e progressista di cui Enrico Letta parla da alcuni mesi. Di fronte ad una siffatta situazione, con i sondaggi che al momento premiano un’ipotetica coalizione di centrodestra che pare si formerà ufficialmente in questi giorni, proprio il PD non può che fare muro e mettere in campo tutte le risorse elettorali a disposizione sui territori, tutti i riferimenti locali che nei diversi contesti detengono larghi consensi.

LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI SALERNO

Questa campagna elettorale deve mettere in campo le energie migliori e i serbatoi di voti a livello locale che possano servire a far nascere una maggioranza parlamentare europeista ed atlantista. In questa direzione si sta muovendo la segreteria provinciale del PD guidata da Enzo Luciano. I nomi sul tavolo sono quelli noti. Oltre agli uscenti Piero De Luca e Eva Avossa, sono stati chiamati ad essere della partita i big delle varie aree della provincia. Tra questi, naturalmente, c’è il Sindaco di Capaccio Paestum, già Sindaco di Agropoli e Torchiara ed attuale Presidente dell’Unione dei Comuni, Franco Alfieri.

ALFIERI, ADESSO O MAI PIÙ

Un largo consenso a Capaccio Paestum che lo ha portato a vincere le Comunali del 2019, il lavoro di 3 anni di Amministrazione, il sostegno incondizionato della vicina Agropoli e il fortino elettorale dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. Sulla base di questi presupposti, non può che essere proprio Franco Alfieri, nel Pd oppure in una delle liste che si andranno a formare per il “campo largo”, l’unico uomo che territorialmente può farcela, con ancora maggiori chance rispetto alle Politiche passate avendo oggi un vastissimo territorio di riferimento. Senza dubbio, è questo il momento più opportuno per tentare l’assalto a Montecitorio nella carriera politica del non più giovanissimo Franco Alfieri. Questa è la vera sfida che può realmente accreditarlo come “politico vero”. Una ulteriore rinuncia lo consacrerebbe semplicemente come un valido amministratore ma semplicemente “locale” e di Comuni medio piccoli (Agropoli, Capaccio Paestum, Torchiara – tutti al di sotto dei 25mila abitanti).

I POSSIBILI SCENARI DI UNA CANDIDATURA

La legge impone ai Sindaci in carica che intendono sottoporre la propria candidatura alle Elezioni Politiche di rassegnare le dimissioni da primo cittadino entro 60 giorni dal voto. Di conseguenza, i tempi di una decisione per Alfieri sono molto stretti. In pratica, ad inizio settimana prossima dovrebbe firmare le proprie dimissioni per essere idoneo. Anche se (ma questo, caro Sindaco, glielo sconsigliamo vivamente) ci sarebbe la scorciatoia, sotterfugio o “manfrina” (chiamatela come volete) di essere “trovato” nella posizione di incompatibilità con la carica di Sindaco prima della formazione delle liste. Questo percorso, già sperimentato ad Agropoli in circostanze passate, fece non poco discutere arrivando alla ribalta nazionale. Un bis sarebbe assolutamente deleterio per l’immagine di Alfieri, pertanto siamo certi che eviterà di intraprendere questa strada. In caso di candidatura alle Politiche e, quindi, dimissioni del Sindaco Alfieri, per la Città di Capaccio Paestum si aprirebbe una fase di commissariamento che durerebbe fino alle prossime Comunali, non prima di maggio 2023. Nel caso in cui Alfieri optasse per la tortuosa e “miserevole multa non pagata” o altri cavilli, la sua decadenza per incompatibilità consentirebbe all’attuale Amministrazione Comunale di Capaccio Paestum di restare in piedi (con a capo il vice Sindaco in qualità di F.F.) sempre però fino alle nuove elezioni di maggio 2023.

Carmine Caramante

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