Connect with us

Ciao, cosa stai cercando?

Il CommendatoreIl Commendatore

Articoli

VERSO LA POLEXIT LEGALE?

La Polonia non riconoscerà più la supremazia delle leggi europee. La sua Corte Costituzionale ha stabilito che ogni atto normativo e sentenza europea deve essere conforme alla legge polacca per poter essere applicata in Polonia. È una decisione senza precedenti storici. Significa che di fatto la Polonia disconosce, ufficialmente, uno dei principi fondativi dell’Unione Europea: la supremazia del diritto comunitario su quello nazionale. Tale decisione è solo l’ultimo passaggio di una contesa giudiziaria che prosegue da anni tra l’Europa e la Polonia, dopo la vittoria alle elezioni del 2017 del partito Diritto e Giustizia, di estrema destra. La stragrande maggioranza degli esperti di diritto internazionale ritengono che il governo polacco abbia compromesso l’indipendenza dei tribunali e della magistratura con varie decisioni: la stessa Corte Costituzionale polacca è piena di giudici nominati direttamente dal governo. Siamo a un passo dall’uscita “giudiziaria” della Polonia dall’UE, atto mai compiuto da un tribunale nazionale prima d’ora; una gravissima violazione degli artt. 1 e 19 del Trattato sull’UE, che, in estrema sintesi, sanciscono il primato del diritto UE sul diritto nazionale. La sentenza della Corte di Varsavia ha innescato inevitabilmente l’esultanza dei sovranisti, anche in Italia, ma sono stati proprio i parlamenti nazionali, incluso quello polacco, a votare il trasferimento di sovranità; dunque è sbagliata l’idea per cui Bruxelles impone e gli altri subiscono. Peraltro, è una posizione insostenibile da un Paese che, stando nell’UE, percepisce una quota dei finanziamenti che tutti i Paesi versano. La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, è intenzionata a tenere la barra dritta, tanto da ribadire, a poche ore dalla sentenza, che “il diritto europeo mantiene il primato su quelli nazionali “e di voler “utilizzare tutti gli strumenti necessari per garantirlo”. Rammento, infine, che la giurisprudenza nazionale dei Paesi che fanno parte dell’UE ha già sufficientemente consolidato la tutela del diritto interno attraverso la “teoria dei contro limiti”, che sancisce il divieto per le istituzioni comunitarie di infrangere lo “zoccolo duro” delle Costituzioni nazionali, tenendo i principi su cui poggia la democrazia e i diritti fondamentali della persona al riparo da eventuali abusi di potere da parte del diritto sovranazionale.

Milena Cicatiello

Leggi la copia digitale de Il Commendatore Magazine.

 

Spazio Pubblicitario

Facebook

Puoi leggere anche

Articoli

Il primo Campionato Italiano della Mozzarella 2021 parte con la lista dei 100 caseifici selezionati per la fase preliminare. Due i tabelloni degli scontri...

Articoli

Ci auguriamo, come spesso avviene, che la nostra sollecitazione porti l’Amministrazione a darsi una mossa e completare presto i lavori in modo da avere...

Rigo Diritto

Che cos’è la democrazia? La democrazia, etimologicamente, deriva dal greco antico: da dèmos, “popolo” e da kràtos, “potere”. Tale parola significa “governo del popolo”,...

Profilo di Strega

Il linguaggio umano non è solo lo strumento attraverso cui comunichiamo, è anche la descrizione verbalizzata della realtà tutta. Le lingue naturali, essendo sistemi...